E adesso?
Prima o poi si arriva ad un bivio e ci si chiede…. e adesso?
Cosa faccio? Quale strada prendo?
Dico sì? Dico no?
Fuggo via? L’affronto?
Sarà capitato a qualcuno di trovarsi immobile, fermo, addirittura impantanato. Può essere ammessa l’indecisione. Si può dire quanto, a volte, risulti difficile scegliere…
“Essere una scelta?” o “Fare una scelta?”
… l’importante che a sceglierlo sia TU.
Potreste chiedervi: ma cosa c’è di buono nell’essere indecisi, fermi al bivio?
Vi dico ciò che viene in mente a me:
+ fare una scelta presuppone avere scelta, avere la possibilità di valutare almeno tra due opzioni. Non scontato. Non sempre per tutti
+ decidere è avere un obiettivo cui tendere
+ scegliere può essere azione (e non re-azione) intrapresa da protagonista consapevole della propria esistenza
+ essere al bivio mette in una posizione critica di equidistanza dalle possibili opzioni permettendone una valutazione obiettiva, mettendo in dubbio eventuali convinzioni che, non sempre, sono di aiuto.
+ la confusione che precede una scelta è un’opportunità per fare chiarezza.
Quindi?
Quindi il Coaching è anche concretezza… Propongo un piccolo esercizio come supporto alla scelta.
Poniti queste domande con foglio alla mano.
Metti le tue risposte in ordine di priorità.
Pensa alle conseguenze per ciascuna risposta.
Dai a te stesso del tempo per valutare e respira.
Le parole di Steve Jobs a me sono “arrivate” così: ogni scelta che facciamo sarà un tassello che disegnerà la nostra strada.
“CONNECT YOUR DOTS”
Rita Mae Brown: “Un senso di pace segue ad ogni decisione, anche a quella sbagliata”
Io:”Chi decide cosa è giusto e cosa sbagliato?”
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Cara Laura,
leggere il tuo articolo mi ha richiamato l’immagine del bivio, tipicamente fatto a ‘ipsilon’
Y è anche l’iniziale di ‘yes’….
e allora dico ‘SI’;
SI al nostro diritto di scegliere;
SI all’opportunità che possiamo diventare;
SI all’espressione della nostra libertà.
Grazie di cuore ;-)