Dall’acquisire sicurezza nel ruolo a dimostrare padronanza …. a … un nuovo ruolo: il percorso di una coachee
Serena, la chiamerò così, ha iniziato il suo percorso di coaching messole a disposizione dall’azienda per la quale lavora, per lavorare su alcune “aree di miglioramento”:
– acquisire maggiore sicurezza nel suo ruolo;
– gestire meglio il tempo;
– fronteggiare meglio le situazioni nuove.
Nelle prime sessioni abbiamo lavorato su questi ambiti, in particolare sulle “cose che le facevano perdere/guadagnare tempo”, sulle “origini” dei ritardi e sulle possibili modalità per farvi fronte. In tal senso sono emerse alcune linee di azione da seguire: dire “no” alle cose che non le competono, diminuire i solleciti e ottimizzarli e ridurre i controlli. La parola “controllo” ha fatto da padrona … ed è emersa una “resistenza” a commettere errori: “io non ammetto di fare errori!” ha detto Serena. Alla quarta sessione ha esordito dicendo “ho capito che la gestione delle emergenze è la routine, è fisiologica nel mio lavoro”, possiamo passare a parlare della gestione delle “situazioni nuove” … ma mi chiedo:
“Io cosa voglio veramente?”
“Riconoscimento e apprezzamento professionale e crescita personale!”
Quindi si è focalizzata su un nuovo obiettivo prioritario:
– crescere professionalmente nel suo ruolo.
Per fare questo si sono delineate alcune aree di intervento che avrebbe potuto approfondire per sentirsi più sicura e il piano di azione si è arricchito di azioni da compiere.
Tra le sesta e la settima sessione, complice anche una pausa un po’ più lunga del solito per il periodo estivo, Serena ha maturato una nuova consapevolezza: non doveva acquisire una maggiore sicurezza nel suo ruolo, ma “solo” dimostrare di averla! E a partire da tale “pensiero liberatorio” ha iniziato a percepire che il “suo” ruolo le “andava un po’ stretto”, che avrebbe avuto bisogno di un cambiamento, che aveva voglia di “mettersi in gioco” per un nuovo ruolo. Così l’obiettivo è cambiato ancora divenendo:
– crescere professionalmente ed economicamente di posizione acquisendo il ruolo di T.S.
Abbiamo quindi lavorato sui “pro e contro” del nuovo ruolo e sugli elementi a suo favore per ricoprirlo (perché dovrebbero assegnarlo a me?).
Serena ha espresso il suo desiderio in azienda e … ottenuto il nuovo ruolo!
Ho rivisto Serena per l’ultima sessione, l’ottava, quando stava già ricoprendo la nuova funzione, seppur svolgendo ancora parti della precedente attività, e l’ho trovata molto “serena” e determinata.
Quando le ho chiesto cosa “portava a casa” del percorso di coaching svolto insieme mi ha risposto:
– il metodo,
– la visione positiva,
– la tolleranza all’errore,
– la frase “meno lamentele e più proposte”!
L’esperienza è stata davvero stimolante e mi ha dato grandissime soddisfazioni, anch’io “porto a casa” qualcosa dal nostro cammino:
– non sempre quello che ci chiedono gli “altri” è quello che serve davvero … e che vogliamo noi,
– spesso non vediamo la meta perché guardiamo nella direzione “sbagliata”,
– fare “la cosa giusta per noi stessi” ci da grande forza, entusiasmo e determinazione.
Grazie Serena.
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