DANCESPORT EDUCATION: PREPARATI A VINCERE
Questa quarantena forzata può essere noiosa, ma anche un momento di riflessione su se stessi e sulla propria carriera. E’ ora di sedersi a tavolino con te stesso e prendere in mano la situazione. Nessuno lo farà per te!
Circa il 94% degli atleti indifferentemente dal proprio livello, ha obiettivi più o meno ambiziosi che vorrebbe raggiungere nel proprio sport. Secondo alcuni studi, però, solo il 7% degli atleti riuscirà nei propri intenti. Gli altri? Rinunciano, si accontentano o forse continuano a sperare invano il proprio “turno”. A questo punto mi domando: perché concentrarsi su qualcosa che sai non si avvererà?
La maggior parte dei ballerini sogna di diventare campione del mondo, campione nazionale o internazionale e anche se non c’è nulla di sbagliato in tutto questo, ci si dovrebbe chiedere perché alcuni ci riescono e altri no.
La risposta deve essere ricercata sulle modalità, su cosa si fa in pratica per raggiungere i propri obiettivi. Altrimenti rimarranno sogni, per alcuni irraggiungibili.
La differenza tra sogno e obiettivo è sottile ma importante. Il tuo sogno, è quello che io chiamo burocraticamente “Obiettivo Fine”. E’ importante avere questo tipo di obiettivo perché è quello che fornisce l’adrenalina, la carica, è quello che fa battere il cuore, che dà la voglia e la forza di alzarsi tutte le mattine e incanalare le energie in ciò che si fa ma è un desiderio, una fantasia. Il dizionario Treccani lo identifica come: “Immaginazione vana, fantastica, di cose irrealizzabili” e aggiunge “Illusione, cosa vagheggiata con la fantasia”. Insomma, è importante che tu abbia un sogno, è importante perseguirlo, ma prendi atto che si tratta di una fantasia. Non è sotto tua diretta responsabilità. Mi spiace dirti questo ma non puoi decidere tu se vincere o perdere! Lo so, sarebbe bellissimo, ma verrebbe a mancare tutto il divertimento!
L’obiettivo, quello vero, quello puro, quello che fa la differenza, si chiama “Obiettivo Mezzo”. Non è così divertente e avvincente come il primo, lo so, ma è quello che ti potrebbe potenzialmente portare verso il tuo sogno. Vedila come una sorta di strada. Fino adesso gli altri hanno scelto per te, o forse hai vagato un po’ a caso. Hai fatto il giro largo, sei tornato indietro, ti sei perso, hai preso lo svincolo sbagliato, ti hanno dato indicazioni errate e ora non sai bene dove ti trovi e cosa devi fare. Il segreto è che puoi ricominciare da capo, qui e ora, a creare la tua strada. Tra poco ti darò le istruzioni per progettare la tua mappa e metterti in viaggio. La cosa bella è che la strada la crei tu, come più preferisci. Vince chi progetta la strada più efficiente. Vince chi riesce a proseguire su quella strada e arrivare fino in fondo.
Prima di pensare alla meta, tieni in considerazione di progettare una strada con queste caratteristiche:
- Fai in modo che sia semplice: scegli un obiettivo chiaro, facile da ricordare, esprimilo in positivo e al presente.
- Deve essere tracciabile: si insomma, una sorta di GPS che ti mostra dove sei, quanta strada hai fatto e quanta te ne manca.
- Ovviamente, e prima di tutto, devi voler davvero metterti alla guida lungo questa strada sapendo che sei il solo e l’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento. Stai andando con la tua Lamborghini immaginaria al massimo della velocità, senza protezioni, senza Airbag o cinture di sicurezza. Se arrivi alla meta hai vinto se ti schianti, hai perso.
- Deve essere raggiungibile anche con impegno e fatica, deve essere una cosa che puoi potenzialmente raggiungere. Assicurati di aver abbastanza benzina!
- Come ogni gara che si rispetti deve esserci un tempo massimo, una data di scadenza.
Prima di pensare alla tua meta, rispondi a questa domanda:
Qual è il livello di performance che necessiti per arrivare potenzialmente al tuo sogno?
Magari ci arriverai o magari no, ma la performance è la tua. Come minimo dev’essere all’altezza del tuo sogno!
Agli atleti che seguo, chiedo sempre di redigere una lista delle abilità tecnico/artistiche che si dovrà possedere per raggiungere potenzialmente il proprio obiettivo. Poi si danno una valutazione di partenza e quella a cui si dovrà arrivare entro un determinato tempo.
Ti rivolgo lo stesso invito. Stila una lista delle caratteristiche/skill/comportamenti che dovrai necessariamente avere per arrivare, almeno potenzialmente, al tuo sogno. Datti una valutazione da 0 a 10, dove 0 è il minimo e 10 il massimo. Se preferisci, chiedi consiglio anche ai tuoi insegnanti:
Caratteristica | Attuale | Desiderata | Entro il |
Es. Lavoro dei piedi/footwork | 5 | 8 | |
Una volta compilata questa lista, saprai in pratica su cosa dovrai concentrarti, sulle tue aree di miglioramento e su cosa ti servirà per raggiungere il tuo sogno.
Ora, ecco finalmente la domanda a cui risponde l’obiettivo mezzo, la domanda che ti farà scoprire la tua prima tappa del tuo viaggio:
Che cosa vuoi raggiungere a un mese da ora? Qual è il primo passo verso il tuo obiettivo?
Scegli tu da cosa iniziare… nel nostro esempio una risposta potrebbe essere:
“Devo migliorare l’utilizzo della tecnica dei piedi, portandola almeno a un livello 6 entro trenta giorni da oggi“.
La prossima domanda sarà:
Come intendi farlo, esattamente?
Siamo passati da un sogno irrealizzabile a una strada che stai costruendo da solo o con l’aiuto dei tuoi tecnici o del tuo partner, che ti porterà tappa dopo tappa a raggiungere quel livello di performance necessaria per raggiungere il tuo sogno. Ora sì che la responsabilità è tutta tua! Scegli accuratamente i tuoi passi e ti assicuro che in breve tempo, seguendo questo semplicissimo esercizio e impegnandoti seriamente, potresti teoricamente raddoppiare il tuo livello di performance.
Spero che trovi questo consiglio interessante. Se hai dubbi, domande o vuoi una mano esperta che ti guida a mettere giù una vera e propria autostrada verso il tuo obiettivo contattami pure, sarò felice di darti una mano.
Buon lavoro!
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