Il pensiero laterale: potente strumento per il nutrition-coach!

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Si avvicinano le Feste ed è curioso vedere come il ritmo stia diventando sempre più frenetico: fare l’albero…. fare gli addobbi… fare i regali alla schiera di parenti e non solo ….fare in modo che tutto sia happy e/o very happy!

In tutto questo fare c’è anche da fare/pensare ai vari cenoni e pranzi della vigilia, del Natale, santo Stefano, San Silvestro, Capodanno…. e dunque sono questi i giorni in cui essere Nutrition-Coach diventa intrigantemente impegnativo!

Il coachee-paziente teme questo momento dell’anno, non si sente OK ….. continua ad avere la sua progressione logica verticale che lo vede focalizzarsi su come andare da A a B, cioè come andare dalla sua attuale situazione allo stato di mindfulness con la sua sana alimentazione e corretto stile di vita e lumosity celebrale.

Il Nutrition-Coach, consapevole del suo know-how nutrizionale (!),  ha un potente strumento per bypassare il momento di stallo mentale del proprio coachee-paziente e – introdotto da De Bono e sempre più valorizzato dalla progressione ideologica della psicologia positiva – si chiama: pensiero laterale!

pensierolaterale

Il Nutrition-Coach – come nutrizionista – sa che cibo non è solo calorie, zuccheri, grassi e altre diavolerie alchemiche ma….

Cibo è tradizione. È nei piatti tipici e tradizionali che si conserva una parte importante della cultura di un popolo.

Cibo è ospitalità e amicizia. L’offerta di cibo è il primo gesto di amicizia e di ben venuto.

Cibo è ritrovarsi.Per la famiglia il pranzo di Natale è l’occasione per riunirsi e ritrovarsi insieme. Ed è in tavola che affiora il nostro modo di essere: i gesti della convivialità, i piccoli impacci, le forzate cortesie, gli sbalzi di nervosismo, le storie individuali con i loro intrecci…

Cibo è festa. Non si può pensare a nessuna festa senza un ricco buffet o senza le portate più importanti e tipiche.

Infine Cibo è rituale. L’attenzione nel preparare la tavola, la disposizione dei decori e dei piatti, la cura nel cucinare i piatti tradizionali e/o preferiti… momenti preziosi, da ritagliarsi e da pensare come gesti per prendersi cura di…….

Il Nutrition-Coach – come coach – sa che, grazie all’uso di domande efficaci, è possibile accompagnare il coachee-paziente ad attivare il creativo pensiero laterale non certo surrogato del pensiero logico verticale.

Testimonianza: la signora XW mi dice: “visto che di tutto debbo fare a metà, farò a metà anche l’aspetto consu-mistico e mi prendo il mistico! Preparerò poche cose e trascorrerò più tempo a tavola con i mie invitati. piuttosto che fare nervosamente avanti-indietro con la cucina, perdere il controllo di ciò che metto nel mio piatto e alla fine non essere serena di nulla!



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