ESPERIENZE E CREATIVITÀ: PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO.
Cosa può aiutarci a raggiungere l’obiettivo? Esperienze di vita, creatività, consapevolezza, …
LA VARIETÀ DI COMPORTAMENTI DISPONIBILI COME DISCRIMINANTE DEL SUCCESSO (?), RIUSCITA DEI PROGETTI, RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO …
La legge della varietà indispensabile e l’unicità come garanzia di risultati!
La legge della varietà indispensabile è una legge fondamentale della cibernetica, sviluppata nel dopoguerra dal dott. William Ross Ashby (Londra, 6 settembre 1903 – 15 novembre 1972).
Giusto per introdurre l’argomento, la definizione di cibernetica è la seguente: “disciplina che si occupa dello studio unitario dei processi riguardanti la comunicazione e il controllo nell’animale e nella macchina”; la cibernetica può essere definita, in poche parole, come lo studio generale di sistemi complessi altamente organizzati, indipendentemente dalla loro particolare natura. Sono state proposte anche altre definizioni della cibernetica: fra esse va esplicitamente menzionata l’identificazione fra la cibernetica e la teoria dell’informazione, e fra la cibernetica e lo studio del linguaggio, nella sua più vasta accezione di strumento di comunicazione, ad accentuare il ruolo centrale che il ‘messaggio’ e la ‘comunicazione’ giocano in tutti i processi che interessano la cibernetica. Pertanto non può dirsi che vi sia un accordo unanime degli studiosi sulla natura esatta della cibernetica e sui suoi limiti. (treccani)
Torniamo alla nostra, Ashby definisce così la legge della varietà indispensabile: “Varietà assorbe varietà, definendo il numero minimo di stati necessari per un controllore per controllare un sistema di un dato numero di stati”. Ossia, dal punto di vista delle relazioni sociali: nel sistema società (in senso ampio) quando tutti gli altri fattori sono uguali, sarà l’individuo con la gamma più ampia di reazioni (flessibilità, ventaglio di comportamenti, proposte, alternative …) a controllare il sistema, a gestire gli altri elementi, a raggiungere il proprio obiettivo, …
La PNL considera la varietà indispensabile come strumento necessario alla costruzione di rapport al fine di vincere le resistenze degli altri … In realtà la PNL collega poi al rapport, in maniera più diretta, il concetto di ricalco.
Quante volte capita, durante una discussione, di essere impossibilitati ad andare avanti perché dall’altra parte c’è un muro? Quando, ancora, dobbiamo presentare una nostra idea/soluzione/approccio diverso al nostro capo, o a qualunque altro interlocutore, e questo non ci sta ad ascoltare perché, “si è sempre fatto così, perché cambiare …”? Ciò che serve è consapevolezza nel valutare, sentire, la situazione, e flessibilità, per cambiare atteggiamento, cambiare strategia di comunicazione, fare insomma qualcos’altro e, se anche questo non funziona, ripartire con un nuovo cambiamento … Quindi quando una strategia non funziona, per trovare l’equilibrio relazionale e raggiungere l’obiettivo cosa si può fare?
Ok, qualcosa va cambiato, l’abbiamo capito, ma non si può pretendere di far cambiare l’altro o far cambiare l’ambiente così, con uno schiocco di dita, immediatamente. Tuttavia si può cambiare se stessi! Cambiare il proprio atteggiamento ad esempio, andando incontro all’interlocutore, accordandosi temporaneamente con la sua posizione, idea … dimostrando curiosità (vera!). Ciò permetterà all’altro, poi, di ascoltare anche le nostre motivazioni, le nostre idee … Significa che quando parliamo con qualcuno, per “cambiarlo” o comunque per portarlo a prendere in considerazione una posizione, un’opinione, una soluzione diversa, a valutare anche altre possibilità, tra cui quelle suggerite da noi stessi, possiamo prima di tutto cambiare noi stessi in un certo modo, fare un passo incontro alla posizione differente dell’altro, verso l’idea che non è nostra, ma dalla quale possiamo partire per farci ascoltare.
E quanto più abbiamo la possibilità di modificare in modo flessibile il nostro comportamento in questo certo modo, tanto più potremo “controllare” la comunicazione, per raggiungere l’obiettivo prefissato. Quanto più riusciremo a fare ciò in maniera autentica, semplice, naturale, … tanto più, anche a livello energetico, i nostri interlocutori ci seguiranno.
Da tutto ciò possiamo derivarne che il nostro modo di comunicare con il mondo circostante, con gli altri e di conseguenza i risultati ed il successo che otteniamo, dipendono esclusivamente da noi, dalla nostra capacità di adattamento e flessibilità, dalla nostra capacità di variare il nostro comportamento.
Quindi, una volta deciso dove si vuole arrivare non resta che ampliare la propria gamma dei comportamenti, ossia mettere il numero più alto possibile di frecce nella propria faretra. Così facendo ci sarà l’opportunità di rispondere ad un numero più ampio di chiarimenti quando si presenteranno le proprie idee; si potranno confutare le obiezioni che verranno mosse durante un colloquio di vendita; oppure durante un litigio sarà possibile avere la capacità di spiegare la propria posizione da un punto di vista più facile da accettare per l’interlocutore … e così via; insomma sarà più facile non solo comunicare ma, di conseguenza, pure ottenere ciò che si vuole! Raggiungere l’obiettivo!
Va bene, ma come è possibile ampliare la propria gamma di comportamenti? Ciò che può essere fatto per ampliare la varietà indispensabile di comportamenti è compiere tante esperienze, vivere, sperimentare, incontrare persone, essere curiosi, cercare di capire sempre di più, soprattutto per quanto riguarda il comportamento e la natura umana (compreso se stessi), attraverso l’esperienza della vita!
Sicuramente un aspetto importante che favorisce l’ampliamento della gamma dei nostri comportamenti, il cambiamento stesso da parte nostra per “avvicinarci” all’interlocutore che ci sta davanti o al problema che dobbiamo risolvere è costituito dalla nostra stessa disponibilità a capire bene, dall’autentica curiosità animata dalla nostra volontà di crescere continuamente, di apprendere, di evolverci. Dall’ascolto dell’altro, dall’osservazione attenta dell’ambiente dalla disponibilità ad accettare l’esistenza di tutto ciò che c’è di diverso da noi e dalle nostre idee, …
Parlando di varietà, cosa più di se stessi, in quanto unici e irripetibili,delle proprie caratteristiche (anche innate) può differenziarci dal resto delle persone? Sto parlando di esseresestessi. Ciò significa conoscersi, accettarsi, sapersi usare per ciò che si è, per quanto si vale, saper scoprire i propri punti di forza e i punti da migliorare, sentirsi intimamente collegati con se stessi e con le scelte in termini di obiettivi che si vogliono raggiungere. Quindi significa prima di tutto intraprendere un percorso di crescita personale che porti alla consapevolezza, attraverso strumenti utili tra i quali la meditazione e il coaching.
In una società dove la competizione e il confronto dei risultati fanno la parte regina, ciò che può fare davvero la differenza è questa serie di vantaggi competitivi strettamente collegati alla consapevolezza del sé.
“Tu sei dove sei e ciò che sei a causa di te stesso. Tutto ciò che sei oggi, e che sarai in futuro, dipende da te. La tua vita attuale è la somma delle tue scelte, decisioni e azioni fatte fino a questo punto. Puoi plasmare il tuo futuro modificando i tuoi comportamenti. Puoi fare scelte nuove e prendere decisioni che siano più coerenti con la persona che vuoi essere e con le cose che vuoi realizzare nella tua vita” (Brian Tracy).
Quindi scopriamoci, valorizziamoci, implementiamo la nostra unicità per distinguerci, e compiere così un solido passo verso la nostra piena felicità!
Stop! Dopo le prossime due righe non andare avanti con la lettura, rifletti e rispondi a questa domanda: sei d’accordo? Ritieni esaustivo quanto esposto? Quali altri “strumenti” potrebbero costituire un vantaggio competitivo “esclusivo” per te? Dai pensaci qualche minuto prima di andare avanti …
Ebbene, cosa ti fa venire in mente questa frase di Einstain:
“KNOWLEDGE IS NOTHING WITHOUT IMAGINATION” , ossia
“LA CONOSCENZA NON È NIENTE SENZA IMMAGINAZIONE”?
Oggi un importante vantaggio competitivo sta proprio nella capacità delle persone, e delle aziende, di pensare ed agire in modo creativo, far lavorare l’immaginazione per creare cose e modi di fare diversi, migliori, più efficaci, più sinergici. Uscire dalle abitudini, domandarsi sempre se esiste un modo migliore per fare quella cosa che abbiamo sempre fatto in quel modo, perché così ci è riuscita la prima volta o addirittura perché, ce lo ha detto qualcuno e noi non ce ne siamo mai chiesti le ragioni.
Quindi, Vivi! Conosci e conosciti! Sperimenta! Fai esperienze! Cresci! Crea!… Realizza il miracolo della vita! Fai fruttare il regalo più grande che abbia mai ricevuto: questo corpo e la stessa esistenza!
Buona vita.
Mauro
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