lo storytelling come mezzo di promozione del coach – 1 parte
Avete frequentato un corso di coaching.
E siete pieni di energia.
Avete aperto un bellissimo blog.
E già fantasticate di scriverci dei bellissimi post.
Avete aperto una pagina su Facebook.
E già vi vedete al top delle sue statistiche.
Vi siete messi su Twitter.
E già immaginate di avere più followers di Matteo Renzi.
Avete pubblicato il vostro curriculum vitae su LinkedIn.
E già vedete la vostra casella piena di offerte di lavoro.
….
Avete speso le ultime otto ore per scrivere un post bellissimo, denso che rivoluzionerà il modo di fare coaching.
Lo postate piene di speranza, sicuri che farà il botto sul web.
Dopo un’ora nessuno ancora vi ha commentato.
Dopo due ore ancora niente.
Tre ore dopo, il totale dei commenti è zero.
E’ normale l’argomento era davvero rivoluzionario e ci vuole tempo per essere “digerito”.
Decidete di lasciar perdere e ritornate a controllare dopo 24 ore:
Due (miseri) “mi piace”…..
A qualche settimana di distanza, il bilancio della vostra presenza su Internet è davvero deficitario.
….
Questo succede o è successo a quasi tutti noi coach.
E, da bravi professionisti, è necessario farsi la domanda più importante: come mai ?
Come mai, nonostante tutti i nostri sforzi il nostro piano di marketing professionale non funziona oppure non ha funzionato ???
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Degno di Alfred Hitchcock, Fabrizio :) … Ci devi dire la prossima puntata quand’è!