Mindful eating
Abbiamo parlato spesso di Mindfulness e di consapevolezza ma ora bisogna tradurla nella pratica. Come Health Coach parto da qualcosa di molto ‘toccante’ e credo soprattutto dopo la prima tornata di festività. Cominciamo infatti ad essere corrosi dai sensi di colpa per le calorie ingerite, per il nostro peso che sarà sicuramente variato verso l’alto, per una attività fisica non fatta con costanza…. allora in genere si cerca qualcosa di esotico ed originale per risistemare tutto, soprattutto dopo il passaggio della Befana! In genere in queste occasioni la parola d’ordine deve essere velocemente!
Mi piace allora introdurre il concetto di….. Mindful Eating!
Come specialista in scienze dell’alimentazione potrei proporre digiuni riparatori … tanti minestroni … tante tisane derenanti, purificanti… tazze di acqua con qualche magica polvere da sciogliere..e molto altro ancora. Niente di tutto ciò ☺
Come Health Coach parlo di consapevolezza del cibo: Mindful eating. Non ci sono ricette… non ci sono diete … non ci sono schemi.
Cosa significa? Come si fa? Per quanto tempo? Queste sono le prime domande che si affollano freneticamente nella nostra mente e allora proviamo a rispondere…
Cosa significa?
Significa essere consapevoli delle proprie abitudini alimentari, delle sensazioni che si provano durante un pasto o meglio ancora durante la masticazione di un boccone, dei pensieri e delle emozioni che si hanno sul cibo.
Per capirci meglio porto qualche esempio di situazioni che sicuramente ciascuno di noi ha più o meno sperimentato e vissuto frettolosamente quanto inconsapevolmente….
– Mangiare fin quando si è troppo pieni e poi sentirsi in colpa
– Mangiare emotivamente – mangiare perchè annoiati, stressati o ansiosi, piuttosto che per fame
– Passare di cibo in cibo senza veramente assaporarlo/gustarlo
– Sgranocchiare snack mentre si è impegnati a fare altro (TV, libro, studio…)
– Mangiare un pasto alla stessa ora ogni giorno sia che si è affamati che no
– Saltare i pasti, non prestando attenzione ai vostri segnali di fame
Mangiare consapevolmente significa sentire-percepire tutti i segnali che il nostro corpo ci invia e prenderne consapevolezza senza se e senza ma e… senza giudicarli.
Come si fa? Era questa la seconda domanda….
Abbandonare il senso di colpa, i pregiudizi&giudizi e far si che l’accoglienza, l’ascolto consapevole, il ringraziamento e la gratitudine siano le guide. Apparentemente semplice ma non lo è: Basta (!).. essere preoccupati per ciò che mangiamo, dobbiamo essere piuttosto, consapevoli e grati per ciò che mangiamo!
5 consigli:
Onora il pasto
mangiare guidando, mangiare in piedi al bar, saltare il pasto… BASTA!
Preparare il pasto fin dalla scelta delle materie prime, apparecchiare in modo essenziale ma dettagliato, consumare il pasto in un tempo dedicato e senza distrazioni, fino a gustarlo in tutti i suoi aspetti edonistici e sensoriali… tutto ciò renderà il pasto davvero speciale e il suo consumo sarà consapevole/mindful!
Consuma il pasto seduto
tradizione vuole che sedersi durante un pasto è utopico… bisogna correre per tornare a lavoro, portare i figlio al calcio, servire gli altri commensali… BASTA!
Bisogna prendere la propria sedia, sedersi e sentire la schiena ben appoggiata, i piedi ben saldi ancorati al pavimento, godersi ciò che c’è intorno a noi…. Tutto ciò renderà il pasto un momento di pausa consapevole/mindful!
Usa i 5 sensi
ingurgitare tutto ciò che la mensa propone, mescolare cibi, …. BASTA!
E’ importante utilizzare i 5 sensi: godere del profumo del cibo, ascoltare il rumore che fa quando lo mastichiamo, apprezzare la sua consistenza quando lo prendiamo con le mani (non è certo maleducazione!), assaporarlo e gustarlo durante la masticazione, godere dei suoi colori e percepire le trasformazioni tra crudo&cotto…. Tutto ciò renderà il pasto davvero unico e sarà una consumazione consapevole/mindful!
esprimere gratitudine
si mangia in silenzio… si mangia raccontando i torti della giornata… si ingurgita un boccone dopo l’altro con la faccia conficcata nel proprio piatto… si mangia ascoltando la TV invasi dalla marea di notizie negative….. BASTA!
E’ bene condividere con i commensali piccoli e semplici pensieri di gratitudine, creare unione intorno all’esperienza di mangiare insieme, visualizzare il percorso che quel boccone in cima alla forchetta ha fatto dal campo alla tavola….. tutto ciò renderà il pasto conviviale e consapevole/mindful!
Mangiare consapevolmente
si mangia velocemente… si inforca il boccone successivo quando ancora la bocca è piena del precedente…. BASTA!
Basta concedersi una frazione di secondo per guardare la forchetta, usarla per inforcare il boccone, portarlo in bocca, masticarlo con tranquillità, posare la forchetta e solo quando la bocca sarà nuovamente vuota si passerà al boccone successivo. Apprezzare il boccone che abbiamo in bocca e non pensare alla voglia del boccone successivo…. Tutto questo rende il pasto mindufulness!
La terza domanda – Per quanto tempo? – credo sia caduta!
Non c’è un tempo se non quello che ci porta alla nostra ‘data di scadenza’!!!
A supporto di ciò recenti STUDI hanno evidenziato come l’accoglienza, l’ascolto, la consapevolezza, la gratitudine… e dunque la mindfulness sia strettamente collegata al miglioramento dell’umore, dell’autostima, della soddisfazione della vita fino al miglioramento del SONNO e dell’immagine del corpo.
Dunque…. Mangiare, bere, muoversi e essere consapevoli… ops , vivere mindful!
Potrebbe interessarti anche:
Lascia un commento