… questo non l’avevo considerato … un nuovo punto di vista

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PuntodiVista

“Comportati sempre in modo da aumentare le tue possibilità di scelta”

Heinz von Foerster

 

 

Ho da poco concluso un percorso di business coaching per accompagnare una persona all’ingresso in un nuovo ruolo nell’ambito di una grossa società finanziaria. Come sempre (specie di questi tempi) si tratta di un contesto organizzativo in elevato mutamento con una esigenza di riorganizzazione di un’area ritenuta urgente e indispensabile (anche qui poco di nuovo) e con una ridefinzione del nuovo ruolo non del tutto condivisa da parte della coachee (non per ripetermi ma … come spesso accade).

Esplorando la sitiuazione emerge l’esigenza di portare a termine il lavoro arretrato e parallelamente entrare nel nuovo ruolo e una parziale preoccupazione per la mancanza di conoscenza tecnica rispetto al nuovo ruolo. Si delinea l’obiettivo di gestire bene l’area di lavoro (livelli di servizio adeguati) e i lavoratori (buono spirito di squadra, obiettivi comuni, metro di misura comune, flessibilità) e di acquisire le competenze necessarie per dimostrare il proprio “valore aggiunto” e “fare la differenza”.

Ci vogliono quattro sessioni (mi sono guadagnata la sua fiducia) perché la coachee “confessi” di ritenere del tutto “illogica” la scelta operata dall’organizzazione … del tutto concorde sulla necessità di riorganizzare l’area, ma del tutto dissenziente sull’attribuzione del nuovo ruolo assegnatole, specie per la mancanza di esperienza nell’ambito specifico.

Illogica ….

Illogica … da che punto di vista?

Quali punti di vista possiamo considerare?

In primis quello personale: per me non ha senso! Come si può essere responsabili di un’area che si conosce così poco avendo lavorato sempre nel processo a valle e a monte?

Poi quello dell’azienda, giudizio: scelta illogica! Che senso ha per l’azienda assegnare il ruolo di responsabile di un’area a una persona che ha così poca esperienza sull’area specifica?

E poi, ci possono essere altri punti di vista?

… …

… …

E dal punto di vista della crescita professionale? Dell’acquisizione di nuove competenze?

… …

… …

Mhh … questo non l’avevo mai considerato … … … … la mia professionalità.

Il nuovo ruolo mi permette di acquisire nuove competenze integrate con le precedenti che mi consentiranno di padroneggiare l’intero processo in futuro.

Con la prospettiva di avere un profilo professionale completo la scelta era sicuramente giusta!

 

Alla quinta (e ultima sessione) la coachee è molto sodddisfatta, ha acquisito nuove consapevolezze circa il ruolo e le proprie caratteristiche personali e … non tornerebbe indietro, la nuova posizione la appaga e risponde alla sua preferenza per un lavoro diversificato e stimolante.

 

Mancava un punto di vista … per aprire nuove prospettive!



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Questo post ha 2 commenti

  1. Deborah on settembre 22, 2014 at 09:45 Rispondi

    Grazie Mauro, sono perfettamente d’accordo con te!

  2. Mauro on settembre 20, 2014 at 08:24 Rispondi

    Grazie Deborah!
    La crescita professionale spesso viene offuscata da chi ha già raggiunto una importante posizione in azienda, oppure è passato un po’ di tempo da quando è arrivato in quella posizione. Crescita professionale è considerata aumento salariale sempre più spesso, non invece aumento dei propri skill … In un contesto competitivo e in crisi come quello economico attuale, aggiungere una competenza certificata nel proprio curriculum ha un grande valore, Se poi tutto ciò è confortato da una concreta consapevolezza abbiamo fatto bingo.

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