Obiettivo questo sconosciuto
Si parla tanto di obiettivi, eppure tutte le volte che mi siedo in una riunione, difficilmente se ne sente parlare. A volte si discute per ore su quale sia la soluzione migliore, ma senza avere chiaro l’obiettivo. Non esiste una soluzione giusta o una sbagliata, esiste la soluzione migliore per quell’obiettivo. Se si capovolge la logica, partendo dall’obiettivo e a cascata si arriva alle possibili soluzioni/azioni, è tutto più chiaro ed efficace.
Da quando sono Coach, non appena mi siedo in riunione la mia chiave di apertura è l’obiettivo. E’ una sorta di focus, è come accendere un riflettore su un palco per inquadrare un solo personaggio anziché una luce diffusa su tutti gli attori coinvolti. Partire dall’obiettivo ti focalizza.
Tempo fa, mi fu affidato il ruolo di Ambassador del cambiamento, durante il moving che ha visto coinvolta tutta la sede di Milano.
Come Coach, come prima cosa ho cercato di capire quale potesse essere l’obiettivo di quel ruolo ovvero accompagnare i colleghi verso un cambiamento importante: il cambio di sede, la perdita di abitudini consolidate da anni, la gestione di un’ansia dovuta alla non conoscenza rispetto alla nuova sede.
Mi focalizzai su quest’ultimo obiettivo e ideai la “Nuovasede.zero“. Nei locali della vecchia sede è stata creata un’area alla riproduzione in piccolo della nuova sede: sala riunione, postazioni di lavoro, phoneboot, l’area della raccolta differenziata. Abbiamo realizzato una survey dove le persone, dopo aver visto e testato, sedie e cassettiere, potevano dire la loro per orientare la scelta. L’area fu arricchita delle planimetrie dei diversi piani della nuova sede. Di foto del nuovo contesto in cui saremmo andati. Abbiamo creato uno spazio/bacheca in cui le persone potevano lasciare i post-it con le loro domande e trovare le risposte l’indomani. Quando potevo facevo fare i tour alle persone, ascoltare le loro domande e dare loro le risposte. Fu un gran successo.
Avendo chiaro l’obiettivo, mettere in piedi un piano di azioni si è rivelato molto più semplice.
Bisogna lavorare ancora tanto perché questo modo di lavorare diventi il modo di lavorare.
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