Il problema del punto di vista
Nella nostra società, fatta di corse all’impazzata e stress continuo, non passa giorno in cui non venga menzionata una parola: problema.
E’ strano come l’uomo, un tempo molto attento a queste cose, si sia completamente dimenticato dell’importanza e della potenza delle parole. Le parole sono come incantesimi, hanno il potere di far pesare delle situazioni, di stravolgerle e addirittura di fare accadere cose.
Quando ci si trova davanti ad una difficoltà, anche lieve, spesso la parola problema viene menzionata, senza rendersi nemmeno conto di ciò che questo possa comportare.
Quando creo un problema, in automatico dovrò creare una situazione per risolverlo… e non è così scontato il sapere trovare una soluzione.
Ecco allora che basterebbe un semplice cambio di visuale, un nuovo punto di vista: cosa spinge le persone a definire problematica una situazione semplicemente diversa dal solito? Quali meccanismi scattano?
Proviamo a fare un esempio: ieri sera avevo deciso che questa mattina sarei andato a correre… peccato che, una volta sveglio, ho visto che fuori piove a dirotto… è un problema! Cosa scatta al mio interno quando pronuncio questa frase? Probabilmente scoraggiamento, mi sento come se il mondo ce l’avesse con me… ma come, una volta che faccio un buon proposito, ecco che il cielo me lo impedisce e si mette a piovere! Sono proprio sfortunato…
Cambio di visuale: ieri sera avevo deciso che questa mattina sarei andato a correre… peccato che, una volta sveglio, ho visto che fuori piove a dirotto… mh, questa non me l’aspettavo… vediamo, cosa posso fare?…. ma certo! Tiro fuori la mia vecchia corda per saltare e mi faccio 30 minuti di salto alla corda! E mi godo la pioggia al calduccio della mia stanza… che bello, sono proprio in gamba, riesco sempre a trovare il meglio dalle situazioni…
Cosa c’è di diverso? Beh, direi che è piuttosto evidente… da un lato c’è un senso di persecuzione, che nasce direttamente dentro di se, dall’altro invece un atteggiamento proattivo, che analizza le situazioni e trova le giuste contromisure, efficaci ed immediate… insomma, ci si muove invece che commiserarsi.
Un nuovo punto di vista quindi che stimola la crescita interiore e la fiducia verso se stessi.
Ecco quindi che la consapevolezza di sé e dell’importanza delle parole, può essere usata a nostro vantaggio in qualsiasi situazione la vita ci ponga.
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Grazie Andrea per il tuo contributo al benessere quotidiano…
Un abbraccio ;-)
Franco
Sono proprio d’accordo Andrea, molti “problemi” non sono tali se visti da un altro punto di vista. PS: Io di fronte alla pioggia avrei molto felicemente pensato “come sono fortunata … posso godermi ancora un’ora il tepore delle lenzuola, così piacevole in autunno e il risveglio dei miei bimbi!” :-)
Ottimo punto di vista :)
Concordo pienamente si bravo
Grazie!