Psicologi vs. Coach: storie di “lana caprina”?
Un dubbio che può venire se si considerano alcuni punti per macroaree: tra legale e mercato attuale del coaching.
I Coach sono consapevoli della loro professione, di non intervenire terapeuticamente e i potenziali clienti si riferiscono nel loro noto a figure differenti dallo psicologo. Quindi viene da chiedersi il perché venga a crearsi tanto baccano per questa diatriba con vago sentore di “lana caprina”. Analisi empirica, come piace a noi Coach, di cosa succede al di la delle discussioni teoriche, dei “se” e dei “ma” che non esistono.
Carissimi lettori, lascio ad ognuno di voi le personali interpretazioni. Ho cercato la massima obiettività nel rilevare una realtà personale sul mio vissuto, ma che incontra anche dati oggettivamente congruenti e più globali, come rilevato interagendo con i colleghi nella realtà italiana. Ho forse sollevato più dubbi di questo dover necessariamente confrontare Coach e Psicologi, che certezze, e la mia visione è che si stia creando una guerra inesistente dove, sinceramente, non capisco chi ne trae vantaggio. Sta a voi, dopo la lettura, tirare le conclusioni che desiderate, condividerle o parlare della vostra esperienza, senza che in nessun modo io abbia voluto dare indicazioni di fare o non fare per la vostra professione.
Buona lettura anime eternaute.
Alfredo M. Molgora
Life, Business & Professional Coach
Trainer – Master in PNL&PNL3 e Coaching –
Professionista di cui alla Legge n.4 del 14 gennaio 2013
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