Tutto serve per fare coaching (e per essere creativi)
Sto preparando un piccolo intervento per un bar camp sulla innovazione e sulla creatività.
Sul mio tavolo c’è sempre il solito marasma caotico, dove diverse copie de “la lettura”, l’inserto culturale del Corriere, si trova vicino a vecchie edizioni de “la settimana logica” con i suoi sudoku invecchiati a colpi di matita e gomma.
Davanti a me, un paio di fogli A5 con appunti scritti a mano in una forma embrionale di mappa mentale.
La materia è interessante, ma avverto che manca qualcosa.
Manca quel piccolo elemento che attivi l’attenzione dell’uditorio, affamato di notizie e di strategie.
Non è che manchi, in verità, ma è nascosto tra quelle parole.
E’ sempre così.
E’ un gioco a nascondino tra me e lui. Lui si diverte a nascondersi, io devo trovarlo, non senza un briciolo di piacere.
Mi accendo una sigaretta, anche se di solito uso quella elettronica, e decido di andare a prendere un caffè al bar vicino casa.
Una piccola passeggiata non può che farmi bene, mi dico.
E’ un bellissimo ed assolato pomeriggio di (fine) estate ed intorno a me sfilano mamme con carrozzine, ragazze che camminano, ragazzi che corrono e vecchietti con badanti straniere.
Entro al bar ed ordino il mio caffè.
Mi giro per prendere la bustina di zucchero, la apro e ne verso il contenuto.
Assaggio un po’ di quel meraviglioso liquido nero e getto lo sguardo sulla bustina nella mia mano.
Ha una faccia di un bel colore arancione, ove spicca il verbo inglese: “feel”.
Non è l’unica, ce ne sono anche altre di diverso colore. Per ogni colore c’è un verbo inglese, da “draw” a “play”.
Tana !
Tana !!
Tana !!!
Fossi Archimede avrei esclamato: “Eureka !!!”.
Chiedo il permesso di prendere una serie completa di bustine e mi avvio sorridendo verso casa.
Tutto serve per fare coaching….
(appena avrò finito di mettere ordine nei miei appunti, prometto di postarli e di scrivervi come ho utilizzato le mie dolci bustine di…creatività)
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“più gioia e allegria si spende, più ne rimane. Il potere risiede nella gioia; la speranza ci pone in uno stato d’animo attivo ” (Emerson)
Buona ri-scoperta a tutti!
Le strade non sono già tracciate.
Le strade appaiono se si inizia a farci il primo passo. E poi un altro. E poi un altro ancora.
Come la creatività.
Segui un pensiero e ti ritrovi con un’idea spettacolare che attende solo di essere realizzata!
Ottimo spunto, caro Fabrizio.
Grazie e Buon proseguimento ;-)